L'EUDR si applica a sette materie prime considerate a rischio di deforestazione: cacao, caffè, olio di palma, soia, carne bovina, legno e gomma. Tutti i prodotti derivati da queste materie prime, come cioccolato, margarina, olio di soia, caffè tostato o carne trasformata, rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento.
Sì, l'EUDR richiede la geolocalizzazione precisa degli appezzamenti da cui provengono le materie prime, utilizzando coordinate geografiche. Per appezzamenti superiori a 4 ettari, è necessario fornire un poligono che definisca i confini dell'area.
No, le certificazioni volontarie possono supportare il processo di due diligence, ma non sostituiscono l'obbligo di effettuare una valutazione del rischio specifica e fornire la dichiarazione richiesta.
Il processo di due diligence richiede:
- Raccolta delle informazioni: dati sulla specie e origine delle materie prime, paese di produzione, coordinate geografiche precise dei terreni di coltivazione, quantità, dettagli del fornitore e documentazione legale.
- Valutazione del rischio: analisi delle informazioni raccolte per determinare il rischio di non conformità.
- Mitigazione del rischio: adozione di misure per ridurre i rischi identificati, come audit supplementari o richieste di documentazione aggiuntiva.
Anche se la catena di approvvigionamento è complessa, l'azienda deve garantire la tracciabilità fino all'origine delle materie prime.
Sì, l'EUDR si applica sia ai prodotti immessi sul mercato dell'UE sia a quelli esportati da esso. Pertanto, anche i prodotti alimentari prodotti nell'UE e destinati all'esportazione devono essere conformi al regolamento.
Le informazioni raccolte durante il processo di due diligence devono essere conservate per almeno cinque anni e messe a disposizione delle autorità competenti su richiesta.
Le sanzioni variano a seconda della legislazione nazionale degli Stati membri, ma possono includere multe significative, confisca dei prodotti e sospensione delle attività commerciali. È fondamentale assicurarsi della piena conformità per evitare tali conseguenze.
Diverse organizzazioni offrono strumenti e servizi per supportare le aziende nella conformità all'EUDR, inclusi sistemi di gestione della due diligence, formazione e consulenza. Ad esempio, piattaforme come TRACT e Rainforest Alliance forniscono soluzioni per la tracciabilità e la conformità nel settore alimentare.
Implementare un sistema di tracciabilità per conformarsi all'EUDR comporta investimenti significativi in tecnologia, coinvolgimento dei fornitori e verifiche di terze parti. Per le PMI, i costi di conformità possono rappresentare una barriera significativa. È consigliabile cercare supporto attraverso consorzi di settore, programmi di finanziamento o collaborazioni con fornitori per condividere le risorse necessarie.
Se un fornitore non è in grado di fornire le informazioni necessarie per la conformità all'EUDR, l'azienda deve considerare la possibilità di sostituire il fornitore o di collaborare con esso per migliorare la tracciabilità e la conformità. È fondamentale garantire che tutti i fornitori rispettino i requisiti del regolamento per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità della catena di approvvigionamento.
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