Sì. Il Regolamento (UE) 2023/1115 si applica ai bovini vivi e ai prodotti derivati, inclusi carne bovina e pelli. Tali prodotti rientrano tra le "commodities rilevanti" soggette al regolamento, che mira a garantire che non siano associati a deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020.
Gli operatori devono raccogliere e conservare per almeno cinque anni informazioni dettagliate, tra cui:
- Descrizione del prodotto (es. carne bovina, pelli)
- Quantità
- Paese di produzione
- Geolocalizzazione di tutti gli stabilimenti in cui i bovini sono stati allevati
- Nome e indirizzo dei fornitori e dei clienti
- Informazioni verificabili che dimostrino che i prodotti sono privi di deforestazione e conformi alla legislazione del paese di produzione
Sì. Per i prodotti derivati dai bovini, è obbligatorio fornire le coordinate geografiche (latitudine e longitudine) di tutti gli stabilimenti in cui gli animali sono stati tenuti dalla nascita fino alla macellazione. Queste informazioni sono essenziali per dimostrare che i bovini non sono stati allevati su terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2020.
No. Sebbene le certificazioni volontarie possano supportare il processo di due diligence, non sostituiscono l'obbligo di effettuare una valutazione del rischio specifica e fornire la dichiarazione richiesta. Gli operatori devono garantire che i prodotti siano privi di deforestazione e conformi alla legislazione del paese di produzione.
La valutazione del rischio prevede l'analisi delle informazioni raccolte per determinare la probabilità che i prodotti non siano conformi al regolamento. Se viene identificato un rischio non trascurabile, l'operatore deve adottare misure di mitigazione, come audit supplementari o richieste di documentazione aggiuntiva, per ridurre il rischio a un livello trascurabile.
Le micro e piccole imprese devono conformarsi all'EUDR a partire dal 30 giugno 2025. Le altre imprese devono rispettare gli obblighi a partire dal 30 dicembre 2024.
Le informazioni raccolte durante il processo di due diligence devono essere conservate per almeno cinque anni e messe a disposizione delle autorità competenti su richiesta.
Le sanzioni variano a seconda della legislazione nazionale degli Stati membri, ma possono includere multe significative, confisca dei prodotti e sospensione delle attività commerciali. È fondamentale assicurarsi della piena conformità per evitare tali conseguenze.
Se un fornitore non è in grado di fornire le informazioni necessarie per la conformità all'EUDR, l'azienda deve considerare la possibilità di sostituire il fornitore o di collaborare con esso per migliorare la tracciabilità e la conformità. È fondamentale garantire che tutti i fornitori rispettino i requisiti del regolamento per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità della catena di approvvigionamento.
Diverse organizzazioni offrono strumenti e servizi per supportare le aziende nella conformità all'EUDR, inclusi sistemi di gestione della due diligence, formazione e consulenza. Ad esempio, piattaforme come NLIS in Australia forniscono soluzioni per la tracciabilità e la conformità nel settore bovino.
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